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Nuda vita e animalità in Agamben e Rosmini politica del bios e politica-della persona

VIDEOCONVEGNO: "Oltre il corpo. Personalismo dialettico e biopolitica" (Relazione del Prof. Gian Luca Sanna)

Obiettivo di questo lavoro è mettere a confronto la nozione biopolitica di potere con quella di segno antropo-personalista. Si intende mostrare che mentre la prima fonda il potere sul controllo biologico dell’individuo, la seconda ne legittima l’esistenza solo in quanto lo intende finalizzato al servizio della persona. Questo raffronto verrà da una parte sviluppato attraverso la ripresa di alcuni momenti della riflessione di Giorgio Agamben, con riferimento specifico a Homo sacer del 1995 , dall’altra lungo la filosofia antropologica e politica di Antonio Rosmini, con particolare richiamo all’Antropologia in servizio della scienza morale e ad alcuni passi opportunamente selezionati ne La società e il suo fine . Metteremo in luce come l’originalità dell’indagine di Agamben risieda nell’aver individuato il cominciamento biopolitico del potere all’interno di una dimensione storico-giuridica di gran lunga precedente rispetto a quella notoriamente fissata da Michel Foucault, per il quale la biopolitica trova invece il suo inizio soltanto alle “soglie dell’età moderna”. Ci soffermeremo pertanto sulla nozione di homo sacer proveniente dal diritto romano arcaico, quella fattispecie che per Agamben costituisce uno dei tratti più ambigui e problematici dell’origine biopolitica del potere. La sacratio incarna una nuda vita di tipo biologico che è stata spogliata tanto dei diritti civili quanto di quelli divini. Essa è da riferire a quei soggetti che per aver commesso reato di omicidio nei confronti di un uomo libero sono stati esclusi dalla consecratio divina e di conseguenza anche dalle tutele provenienti dallo ius humanum. Un tale stato di eccezione restituisce le sorti della vita dell’omicida alle decisioni provenienti da un potere arbitrario e sovrano. Ed è proprio questo secondo Agamben il momento storico in cui decade il sistema politico del mondo classico ‒ quello di matrice aristotelica ‒ e la politica trapassa da spazio pubblico di partecipazione individuale a potere sovrano che si assume arbitrariamente il diritto di vita e di morte sull’individuo.

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