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La condizione tardo-moderna della democrazia tra diritto secolare e pluralismo religioso

“Metafisica e Democrazia” (Relazione del Prof. Markus Krienke)

Gianni Vattimo, Jürgen Habermas e Quentin Skinner sono solo alcune delle massime voci contemporanee a ritenere che la realizzazione della democrazia porti al superamento di ogni legittimazione per la metafisica come affermazione di un ordine apriori dell’essere. La tradizione del liberalismo cattolico, che con i concetti del “diritto naturale” e del “diritto personalistico” ha fornito delle risposte importanti a tale problema, offre anche oggi delle indicazioni rilevanti per lo stato democratico-secolare nelle condizioni del pluralismo culturale e religioso?

Gianni Vattimo, Jürgen Habermas e Quentin Skinner sono solo alcune delle massime voci contemporanee a ritenere che la realizzazione della democrazia porti al superamento di ogni legittimazione per la metafisica come affermazione di un ordine apriori dell’essere. Infatti, sembra una sorta di prova di tornasole che la tradizione del liberalismo cattolico, e della stessa Dottrina sociale della Chiesa, ha sempre posto la democrazia sotto una sorta di “riserva morale”. D’altronde, si potrebbe chiedere in quale misura il narrativo del “ritorno della religione” nella teoria politica non fosse l’erede tardo moderno del vecchio problema “democrazia e metafisica”. La tradizione del liberalismo cattolico, che con i concetti del “diritto naturale” e del “diritto personalistico” ha fornito delle risposte importanti a tale problema, offre anche oggi delle indicazioni rilevanti per lo stato democratico-secolare nelle condizioni del pluralismo culturale e religioso? L’interesse del videoconvegno è quello di approfondire il problema “democrazia e metafisica” in una duplice direzione: (1) in una prospettiva storica, in alcune posizioni del liberalismo cattolico; (2) in una prospettiva attuale, ossia nei confronti della sfida attuale del “ritorno della religione”.

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