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La ragionevolezza delle credenze religiose

Un percorso sulle orme di Tommaso e Wittgenstein (Videocorso tenuto dal Prof. Marco Damonte)

L’attenzione a Wittgenstein, la riscoperta di Tommaso e una nuova sensibilità per le questioni religiose hanno danno origine, nell’ambito della filosofia analitica, a una teologia naturale tomistico-wittgensteiniana. L’interesse per questo filone di studi è dovuto all’originale proposta interpretativa con cui i due autori di riferimento vengono letti, non senza qualche provocazione. Ancor più meritevoli di attenzione sono le domande a cui esso cerca di rispondere: qual è il valore delle credenze religiose? È importante analizzare le affermazioni religiose da un punto di vista filosofico? Per quale ragione?

Lo scopo di questo videocorso è una ricognizione circa la proposta di filosofia della religione avanzata nell’ambito del tomismo analitico e, in particolare, del tomismo wittgensteiniano. Tale proposta si articola su due livelli: quello della teologia naturale (particolare attenzione viene riservata all’esistenza di Dio e alla possibilità di attribuirGli dei predicati) e quello della filosofia della teologia (per ragioni didattiche l’attenzione si concentra sul sacramento dell’eucarestia, tema tra i più ricorrenti). A questo scopo, dopo una presentazione generale di questa corrente, verranno considerati otto autori: Peter Geach, Elizabeth Anscombe, Anthony Kenny, Fergus Kerr, John Haldane, Hilary Putnam, Brian Davies e David Braine. Ciascuno di essi ha contribuito in misura originale a interpretare Tommaso, fino a riconoscere, non senza qualche provocazione, nella sua filosofia della religione una sofisticata forma di teologia negativa. Lo stesso vale per Wittgenstein, il cui contributo alla filosofia della religione non si rifà solo alle sue Lezioni sulle credenze religiose, ma si configura come una ricerca teologica all’insegna si una teologia considerata quale grammatica. Peculiare di ciasun autore è quello di considerare la filosofia della religione legata a qualche altro settore della filosofia: la logica, la filosofia del linguaggio, l’antropologia, l’epistemologia, la cosmologia. Ciò comporta tematizzare il rapporto tra fede e ragione, riconoscere come le credenze religiose abbiano ripercussioni sull’atto stesso di filosofare e, per converso, come la religione presupponga un determinato contesto filosofico. Emerge una nuova proposta di teologia naturale strettamente connessa alle nozioni di intenzionalità, di realismo epistemologico e di realismo ontologico. La filosofia della religione si configura così come un percorso dinamico che a partire dai preambula fidei giunge fino alla sacra doctrina. La sua funzione è quella di confrontarsi con religioni diverse dalla propria, dialogare con il non credente, inteloquire con l’agnostico, provocare l’indifferente e aumentare la consapevolezza del credente, promuovendo non solo la comprensione intellettuale della sua fede, ma anche le implicazioni che essa ha in ambito culturale e la coerenza che essa richiede nella prassi. Nella lezione conclusiva le diverse indicazioni vengono composte in un quadro unitario in vista di una sintesi attraverso sei puntuali indicazioni, fruibili anche quale stimoli per ulteriori approfondimenti.

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