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Rosminianesimo filosofico

Rosminianesimo filosofico

Superare la persona per salvare l’uomo?

Riscoprire la trascendenza nel presente (Videocorso tenuto dal Prof. Markus Krienke)

Tre sono le istanze dell’attuale pensiero “post-umanista”, prese in considerazione, con i loro programmi di superare le presunte insufficienze nel concetto di “persona” verso un pensiero “impersonale” o “tecnologico-perfettivo”, interpretandoli come attuazioni di un riduttivismo della domanda storico-ermeneutica di senso. Al contrario, le dimensioni dell’impersonale e del perfezionamento del desiderio per San Tommaso erano espressive per il rimando dell’antropologia alla teologia

Il libero costituirsi dell’individuo nella storia

“La libertà di Dio. Sulla Teodicea di Rosmini” (Relazione del Dr. Vincenzo Parisi)

La dialettica tra la persona individuale da un lato e la persona collettiva dall'altro, ovvero tra quello che Rosmini definisce il diritto umano sussistente e la salus publica, il bene comune della società. Questo significa mettere al centro del discorso il libero sviluppo dell’individuo nella comunità e dunque nella storia, la quale è per il roveretano l’attuazione dei diritti della persona e non la loro origine.

Liberalismi cristiani

Rosmini e Röpke a confronto (Videocorso tenuto dal Prof. Markus Krienke)

L’idea di paragonare le idee di economia in Rosmini e Röpke è tanto scontata quanto problematica. In questo videocorso, registrato in occasione del 50° della morte dell’economista tedesco, si affronta come Rosmini può essere letto come un precursore dell’idea di Economia sociale di mercato, pur formulandola in un contesto storico, culturale e religioso molto diverso e rifacendosi a tradizioni di pensiero differenti rispetto ai “padri” dell’Economia sociale di mercato e specialmente Wilhelm Röpke.

Il radicamento ontologico metafisico della Teodicea Rosminiana

“La libertà di Dio. Sulla Teodicea di Rosmini” (Relazione del Prof. Alberto Peratoner)

Nel misurarsi con la questione della natura e dell’origine del male, la Teodicea rosminiana fonda le proprie risposte e soluzioni nell'ontologia triadica delle forme dell’essere. Il contributo si prefigge di indagare l’assetto teoretico della proposta rosminiana alla luce del valore sintetico della forma morale dell’essere quale rivisitazione del trascendentale Bonum: ne risulta una concezione del male come neppure difetto strutturale della finitezza, ma possibilità intrinsecamente legata alla limitatezza della condizione creaturale.

La libertà di Dio come presupposto necessario per la possibilità di una storia umana

“La libertà di Dio. Sulla Teodicea di Rosmini” (Relazione del Prof. Markus Krienke)

Segnata dalla fine del progetto di una “filosofia della storia” e arresosi davanti all’incombere del male nella storia del XX secolo, la filosofia contemporanea fa fatica a realizzare ciò di cui la Teodicea di Antonio Rosmini è forse l’ultima testimonianza: conciliare il dilemma tra la spiegazione razionale del male, che renderebbe superflua l’affermazione dell’esistenza di Dio e la sua origine inspiegabile e misteriosa. E’ questo il tema della libertà di Dio come unico topos dove comprendere la radicalità della libertà umana nella scelta tra bene e male. Radicalità che si comprende soltanto laddove si supera un’interpretazione del male come semplice privatio boni.

La libertà di Dio e il problema del male

“La libertà di Dio. Sulla Teodicea di Rosmini” (Relazione del Prof. Biagio Muscherà)

Nel balbettio di un linguaggio che stenta a precisarsi, emerge la questione del paradosso fra l’onnipotenza di Dio e la Sua bontà, della loro apparente inconciliabilità. Su questo terreno la questione della libertà di Dio e del problema del male in Antonio Rosmini viene messo in relazione con le suggestioni che provengono da diverse tradizioni di pensiero, da quella che potremmo da una parte far risalire a Böhme, e da Böhme a Luigi Pareyson attraverso Schelling, dall’altra con il pensiero tragico di Nietzsche e di Dostoevskij.

Il Diavolo nella speculazione metafisico-teologica di Rosmini

“La libertà di Dio. Sulla Teodicea di Rosmini” (Relazione del Prof. Samuele Francesco Tadini)

La speculazione metafisico-teologica rosminiana concernente la demonologia costituisce un contributo particolarmente interessante al pensiero cristiano moderno e contemporaneo. La letteratura critica ha rilevato sporadicamente il tema del diavolo nell'opera rosminiana, preferendo sottolineare alcuni aspetti di quella che potrebbe definirsi “angeologia rosminiana”, soprattutto in relazione a quella tomista.

Il male naturale. La Teodicea in Rosmini e nella filosofia analitica contemporanea

“La libertà di Dio. Sulla Teodicea di Rosmini” (Relazione del Dr. Luca Vettorello)

Ha ancora senso parlare di metafisica dopo Kant? Nel testo della Critica della Ragion Pura è possibile intravedere degli elementi in cui, anche soltanto in nuce, Kant implicitamente prospetta il possibile ritorno di un discorso metafisico. In particolare, questi passaggi kantiani si riferiscono al concetto di “contraddizione analitica” e, per converso, rimandano alla possibilità di “contraddizioni non-analitiche”, attraverso le quali si apre un'interessante prospettiva sulla prova ontologica.

Rosmini and Gramsci

The raise of the idea of Civil Society in modern Italian political thought (A video course by Prof. Markus Krienke)

The concept of civil society is a typical concept of political though in European modernity, and it is quite noteworthy that two Italian philosophers gave a significant contribution to its development: Rosmini and Gramsci designed two diverse concepts to overcome the contradictory definition of civil society in Hegel, resolving it either into the resolution of social “hegemony” (Gramsci) or into the institution of personal natural rights (Rosmini).

Per un paradigma rosminiano di educazione

Rosmini, Stein e Siewerth oltre l’orizzonte hegeliano (Videocorso tenuto dal Prof. Markus Krienke)

L’analisi del concetto rosminiano di educazione dimostra una riflessione diversa sia dalla paideia greca sia dalla Bildung moderna, sebbene integri momenti centrali di entrambi i concetti. Il tratto distintivo è quello relazionale del rapporto tra educando ed educatore, come momento essenziale della formazione morale dell’autonomia individuale. In questo concetto, la dimensione religiosa è parte integrale in quanto esprime la dimensione morale della libertà individuale. Questa idea si riscontra nel XX secolo anche in pensatori come Edith Stein e Gustav Siewerth.