Ultimate magazine theme for WordPress.

Il male naturale. La Teodicea in Rosmini e nella filosofia analitica contemporanea

“La libertà di Dio. Sulla Teodicea di Rosmini” (Relazione del Dr. Luca Vettorello)

Ha ancora senso parlare di metafisica dopo Kant? Nel testo della Critica della Ragion Pura è possibile intravedere degli elementi in cui, anche soltanto in nuce, Kant implicitamente prospetta il possibile ritorno di un discorso metafisico. In particolare, questi passaggi kantiani si riferiscono al concetto di “contraddizione analitica” e, per converso, rimandano alla possibilità di “contraddizioni non-analitiche”, attraverso le quali si apre un’interessante prospettiva sulla prova ontologica.

Ha ancora senso parlare di metafisica dopo Kant? La ben nota critica kantiana all’ontoteologia sembra infatti aver posto una seria ipoteca sulla possibilità di condurre qualunque discorso puramente speculativo riferito a Dio: non che per Kant non avesse più senso parlare di Dio in generale, però riteneva che le questioni riguardanti la sfera metafisica fossero del tutto inattingibili da parte della ragione speculativa umana. Tuttavia, a dispetto dell’apparente apoditticità con cui viene espressa la chiusura verso l’orizzonte metafisico, un’analisi attenta delle critiche kantiane può riservare delle sorprese inaspettate: difatti, a tal proposito, lo scopo di questo intervento non sarà semplicemente quello di replicare all’affermazione secondo la quale dopo Kant non ha più senso parlare di metafisica, ma di ravvisare la possibilità di una ripresa della metafisica addirittura nelle parole di Kant stesso. Ossia, paradossalmente, proprio nel testo della Critica della Ragion Pura è possibile intravedere degli elementi in cui, anche soltanto in nuce, Kant implicitamente prospetta il possibile ritorno di un discorso metafisico. In particolare, questi passaggi kantiani si riferiscono al concetto di “contraddizione analitica” e, per converso, rimandano alla possibilità di “contraddizioni non-analitiche”, attraverso le quali si apre un’interessante prospettiva sulla prova ontologica.

Articoli correlati