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Antropologia in servizio della scienza morale

Tredicesima lezione del corso della prof.ssa Maria Scalisi in cui analizza una tra le più intense e compiute opere di Antonio Rosmini.

In questa lezione Antonio Rosmini insegna che noi non possiamo sapere come l’uomo deve agire se prima noi non sappiamo chi è l’uomo, quindi la scienza antropologica e la scienza morale sono strettamente legate. Per Rosmini lo studio dell’uomo è lo studio del suo perfezionamento morale. L’uomo diventa migliore nel momento in cui avendo conosciuto ciò che è vero, riconoscendolo come bene, lo traduce nella propria vita attraverso la volontà. La volontà compie come bene ciò che l’intelletto ha conosciuto come vero.

Questo corso si propone di analizzare una tra le più intense e compiute opere di Antonio Rosmini dal titolo “Antropologia in servizio della scienza morale” (1838). Perché Rosmini scrive questo trattato? Che cos’è l’antropologia? Cosa s’intende per scienza morale? Perché, secondo Rosmini, l’antropologia è in servizio della scienza morale? Non possiamo trascurare di rispondere a queste domande.

L’opera è suddivisa in quattro libri:

  • Libro I. Dell’uomo;
  • Libro II. Dell’animalità;
  • Libro III. Della spiritualità;
  • Libro IV. Del soggetto uomo.

Gli argomenti saranno trattati secondo il metodo stesso usato da Rosmini: sintetico-analitico. I molteplici elementi, da cui risulta costituita l’umana natura, formano insieme una perfetta unità. Tutto è connesso nell’uomo, tutto tendente ad un solo fine: la felicità morale.

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