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La svolta linguistica nell’estetica secondo Wittgenstein

Videocorso tenuto dal Dr. Marco Damonte

L’approfondimento che propongo in queste lezioni riguarda il modo con cui Wittgenstein ha trattato il tema dell’estetica, influenzando il successivo approccio della filosofia analitica nei confronti dell’arte e della nozione di bello.

Nella prima lezione introdurrò la figura di Wittgenstein, prestando attenzione a quelle esperienze formative e biografiche che rivelano la sua sensibilità artistica e che hanno influenzato la concezione stessa del suo filosofare. Successivamente presenterò le lezioni che Wittgenstein ha tenuto a proposito dell’estetica ad alcuni suoi studenti a Cambridge, dove esordisce sollevando la questione circa la possibilità di considerare il bello una proprietà e il giudizio estetico come l’attribuzione di questa presunta proprietà a degli oggetti. Nel terzo incontro prenderò in considerazione la lezione dedicata da Wittgenstein all’estetica, nella quale l’attenzione passa dal giudizio estetico al gusto estetico e ci si interroga sui limiti di ridurre l’estetica a una scienza, anche in riferimento al metodo psicanalitico di Freud. Nella quarta lezione tratterò del processo della comprensione in ambito estetico. La rinuncia al modo tradizionale di comprendere un’opera d’arte da parte di Wittgenstein e la sua rinuncia a concepire il linguaggio come un semplice medium, anticipano quella che la storia dell’estetica indica con “morte dell’autore”. Infine, nella quinta lezione, vedremo quali problematiche Wittgenstein incontra nello spiegare che cosa succede quando il termine “descrizione” viene usato in ambito artistico e perché queste difficoltà aiutino a comprendere che cosa sia un’esperienza estetica autentica, suggerendo come l’approccio wittgensteiniano vada oltre le categorie dell’estetica moderna e offra lo spazio per prestare attenzione alla speculazione intorno al bello propria del medioevo e, in particolare, a quella tomista.

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