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Dal Mediterraneo al mar della Cina

L’irradiazione della tradizione cristiana di Antiochia nel continente asiatico e nel suo universo religioso - XXXIII Settimana Europea - Villa Cagnola - Gazzada - Settembre 2011

La straordinaria diffusione dell’Evangelo negli spazi a oriente dell’Impero romano ha fatto nascere in Asia fin dall’antichità, nell’alveo della tradizione di Antiochia, varie forme di Cristianesimo «autoctono», in un confronto diretto con molteplici tradizioni religiose (dal dualismo iranico mazdeo al manicheismo, nelle sue varie metamorfosi diffuse fino in ambito cinese, all’Islam nelle diverse declinazioni: sunnita, sciita e – soprattutto in Asia Centrale – di confraternita). La sorprendente fioritura della Chiesa siro-orientale, che alla fine del sec. XIII portò un ecclesiastico di origine mongola alla cattedra patriarcale di Baghdad e ad entrare in contatto con Roma, fu sistematicamente spenta nell’Asia Centrale dalla islamizzazione perseguita da Tamerlano. Rinchiusi nelle regioni del Kurdistan e dell’Armenia anatolica, gli eredi diretti di tale Chiesa vissero nel 1915 il genocidio insieme con gli Armeni ed ora subiscono la persecuzione del fondamentalismo islamista in Iraq. Rivolgere attenzione a questa realtà, come a quella Maronita (derivata in modo diretto dalla sede di Antiochia), significa prendere compiuta consapevolezza del nostro presente e dei complessi problemi che dal Vicino Oriente si riverberano ai nostri giorni sull’Europa. Segnatamente in riferimento al tema dell’inculturazione del Cristianesimo, degna di particolare nota appare inoltre l’esperienza storica dell’antica Chiesa di matrice siriaca, che fin dalla prima età cristiana si è venuta radicando in India.
La XXXIII Settimana Europea, che si è svolta al Centro Congressi Villa Cagnola di Gazzada (Va), è stata dedicata all’universo religioso «euro-mediterraneo». Promossa dalla Fondazione Ambrosiana Paolo VI in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e con il patronato della Regione Lombardia, ha dato un prezioso contributo in vista della formazione di una sensibilità culturale aperta al dialogo tra realtà antropologiche e religiose diverse, quale è richiesta a chi oggi voglia consapevolmente vivere nella complessità di un mondo globalizzato.

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