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Libertà e democrazia

L’attualità di Antonio Rosmini e prospettive per oggi. Convegno di Studio – Cattedra Rosmini - Facoltà di Teologia di Lugano – 23 aprile 2015

Antonio Rosmini, il grande pensatore liberale dell’800, legato alla terra ticinese, sicuramente non può essere annoverato tra i teorici della democrazia: troppo spesso egli ha insistito sui rischi legati a quest’ultima per la libertà di ogni individuo. Con preoccupazione egli vedeva il rischio che anche nel nome del popolo “sovrano”, e quindi con la piena legittimazione democratica, potessero essere sacrificati elementari diritti individuali o collettivi. In questo modo, Rosmini si è posto una domanda poi diventata cruciale per la teoria politica e per le policies reali di tutti i tempi: in che misura viviamo davvero in una società libera? Quali sono i difetti delle teorie e delle istituzioni odierne? In questo modo, Rosmini interroga anche la nostra coscienza come cittadini di oggi sul modo in cui formulare e servirci di principi giusti per poter “leggere” il nostro tempo. Il Prof. Giorgio Campanini, che ha pubblicato una raccolta di scritti in tre volumi sul Pensiero politico ed ecclesiologico di Antonio Rosmini, offre una sintesi di decenni di studio sui testi di questo Autore difficile, in modo da fornire una chiave di lettura attuale per i nostri tempi. Salvatore Muscolino e Francesco Ghia, docenti di filosofia politica all’Università di Palermo e di Trento, provano a rispondere alla domanda su quale possa essere la rilevanza di questo pensatore per una “nuova politica” in un mondo globalizzato il cui futuro appare sempre più incerto sul piano economico, etico, religioso e politico.

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