La XXXI settimana europea, promossa dalla Fondazione Ambrosiana Paolo VI in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha messo contestualmente a tema tre Paesi, che hanno costituito il motore trainante di una nuova unità del Continente europeo, avviata dopo il secondo conflitto mondiale. Essa ha proposto un excursus dalla prima cristianizzazione alla situazione attuale, secondo una prospettiva di storia religiosa, inserita nel contesto culturale, politico e sociale, di un’area che rappresenta non solo geograficamente il “cuore” dell’Europa.
Nella seconda parte della settimana, i relatori hanno posto l’attenzione alla situazione moderna. Dal rapporto tra la Chiesa e l’Italia liberale, tra la vita religiosa cattolica e la teologia fra le due guerre mondiali, alla crisi religiosa del secondo novecento, le svolte giovannee e il Concilio Vaticano II. Infine non sono mancati approfondimenti sull’eredità culturale e le radici cristiane dell’Europa, le tappe della costituzione unione europea e la nuova idea di Europa intesa come ricomposizione tra Occidente e Oriente. Le conclusione sono state di Mons. Adriano Caprioli.