Videoconvegno: libertà ed unità della chiesa
Le dinamiche di un’opera di riforma: 160 anni "Delle cinque piaghe della Santa Chiesa" di Rosmini
Le dinamiche di un’opera di riforma: 160 anni “Delle cinque piaghe della Santa Chiesa” di Rosmini
Le dinamiche di un’opera di riforma: 160 anni “Delle cinque piaghe della Santa Chiesa” di Rosmini
In quale senso le interpretazioni riunite in questo ViedoConvegno possono considerarsi “dinamiche”, nel senso della “quarta fase”? Il primo relatore, Prof. Francesco Traniello, ci schiude un approccio a quest’opera partendo dalle dinamiche storiche in cui esso nasce e viene pubblicato. In questa chiave, le Cinque piaghe non sono un documento astorico ma nascono in una costellazione decisiva per l’Europa politica di cui oggi siamo gli eredi. In quanto Rosmini tiene conto di queste implicanze, egli non propone una riforma teorica ma la riforma della Chiesa deve essere un influsso attivo sulle vicende dell’Europa moderna. Ovviamente, oggi non possiamo non considerarci ancora nell’esigenza di imparare da questa lezione rosminiana.
Il Prof. Victor Conzemius specifica questo discorso storico-generale più nella direzione del riformismo cattolico vero e proprio, contestualizzando la proposta di Rosmini con i programmi derivanti da altri personaggi impegnati per un confronto serio del Cattolicesimo con la modernità. Questa dinamica permette di individuare precisamente il “proprium” delle Cinque piaghe e dell’importanza delle riflessioni del Roveretano.
Un terzo tipo di “dinamicizzazione” dell’opera rosminiana consiste nel considerarlo all’interno degli sviluppi della spiritualità cristiana nella modernità: infatti, le Cinque piaghe vengono comprese solo in modo incompiuto qualora si astrae dalla loro dimensione spirituale. È proprio il filone filippino, come evidenzia il Prof. Fulvio De Giorgi, che sta alla base della proposta singolare di Rosmini.
La Dr.ssa Christiane Liermann completa questa dimensione spirituale con un’interpretazione teologica dell’opera in esame. Non a caso, Rosmini ha scelto la figura delle “Cinque piaghe” per indicare i mali della Chiesa; oltre essere una metafora, segnala la realtà sacramentale della Chiesa e quindi la sua dimensione spirituale in quanto presenza del Cristo crocifisso proprio anche nelle imperfezioni della struttura stessa. Oltre essere una comoda “giustificazione” per gli stessi mali, con questa figura Rosmini implicita la serietà della dinamica di riforma che la Chiesa deve sempre coscientemente fare sua.
Un’ultima “dinamicizzazione” elabora il Prof. Markus Krienke, che declina le Cinque piaghe nella sua dimensione post-conciliare, ossia per i laici di oggi. Originalmente indirizzata al Clero, richiamandolo alla sua responsabilità ecclesiale, è proprio la dinamica post-conciliare ad ampliare la prospettiva di quest’opera oggi: in questo senso, l’ultimo relatore cerca di trarre alcune conseguenze “rosminiane” di tipo dinamico, facendo risuonare la voce di Rosmini nelle “Cinque piaghe” per tutti i cristiani, Clero e laici insieme.