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Essere o non essere… Online?

Interrogativi etici e antropologici nell’era digitale - Convegno di Studio - Istituto di Filosofia Applicata - Lugano19 maggio 2011

I media oggi determinano il nostro essere, giorno per giorno, in modo cosciente ed incosciente. Nei confronti della televisione e della radio eravamo indipendenti ed autodeterminati: li accendevamo e spegnevamo a nostro piacimento. I nuovi media digitali rovesciano questo rapporto: spesso siamo noi che dipendiamo da loro, sono essi ad “accenderci” e “spegnerci”. Pensiamo ai social network: non essere “online”, vuol dire non esistere. Con i nuovi cellulari “smartphone” non solo siamo “sempre raggiungibili”, ma siamo “sempre collegati”, “always on”– “esistiamo”. Inoltre, il “cellulare intelligente” contiene tutte le informazioni ed è in grado di organizzare e gestire la vita di un individuo. Questa immersione nei media implica alcuni interrogativi etici che l’uomo contemporaneo non può non porsi: i media esercitano una forza manipolatoria su di noi? Siamo ancora “veramente noi” e “veramente liberi” nella nostra “condizione digitale”? Che cosa significa “essere una persona autentica” oggi? Tre illustri ospiti della “Cattedra Rosmini”, esperti di primo rango del settore dell’“etica della comunicazione” e della “prospettiva socioantropologica”, riflettono su questo tema centrale per la nostra vita oggi attraverso un triplice passaggio: in primo luogo si proverà a capire i nuovi media e le loro influenze sulla nostra esistenza; decodificarli, infatti, significa comprendere il nostro “esserci” oggi. In secondo luogo si riferirà sui dibattiti filosofici in corso al riguardo. In terzo luogo si rifletterà sull’etica, sulle conseguenze per la nostra libertà ed autodeterminazione e sulla nostra responsabilità nei loro confronti.

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