Articoli correlati
La formazione del concetto univoco di ente per Duns Scoto, seguace della dottrina aristotelica dell’origine dei concetti per astrazione dal sensibile, pone l’interrogativo sul come si forma il concetto di infinito. Constatata la non ripugnanza dell’infinità all’ente, l’intelletto risale dal finito quantitativo al concetto di infinito quantitativo come possibile e da questo, incrementando le perfezioni semplici, all’infinito qualitativo in atto, come infinito intensivo possibile, ossia non contraddittorio. Con prove successive, Duns Scoto elabora delle argomentazioni con cui “dimostra” l’esistenza in atto di tale infinito intensivo. Centrale diventano l’oltrepassamento della concezione dei trascendentali che riguardano l’ente finito secondo le dieci categorie, e l’affermazione da parte di Duns Scoto dei trascendentali disgiuntivi, che comprendono la coppia finito e infinito: al pari delle coppie possibile-necessario, potenziale-attuale, nella loro coestensione finito e infinito congiuntamente comprendono la totalità dell’essere, mentre non possono essere predicati contemporaneamente dello stesso soggetto, bensì solo disgiuntamente.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.