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La parola a Rosmini

Il pensiero teologico spirituale (Videocorso tenuto dal Prof. Pierluigi Boracco)

Restituirgliela, è gesto assolutamente dovuto: la condanna del libro “Le cinque piaghe della Chiesa” e, più ancora, delle quaranta preposizioni estrapolate da vari testi rosminiani, e dai loro naturali contesti. Tornare a Rosmini non è però gesto principalmente riparatorio. È atto che si fa per il guadagno teologico e spirituale che consente, per il valore intrinseco della sua figura, ad un tempo di sacerdote santo e di teologo di grande levatura.

Restituirgliela, è gesto assolutamente dovuto: la condanna del libro “Le cinque piaghe della Chiesa” e, più ancora, delle quaranta preposizioni estrapolate da vari testi rosminiani, e dai loro naturali contesti, ricordava di fatto – anche se non intenzionalmente, ad ogni teologo di buona memoria, identico intervento di Leone X, nel 1519, su Lutero. Difficile sfuggire alla fama di dubbia ortodossia che veniva ad aleggiare sul suo pensiero anche solo per questo collegamento mnemonico.
In effetti la storia della teologia cominciò a riscoprire realmente – non episodicamente – Rosmini solo a partire da questo ultimo quindicennio, quando la S. Sede, con opportuni documenti provvide a dissipare ogni residua titubanza. Tornare a Lui non è però gesto principalmente riparatorio. E’ gesto che si fa per il guadagno teologico e spirituale che consente, per il valore intrinseco della sua figura, ad un tempo di sacerdote santo  e di teologo di grande levatura. Una combinazione di doti piuttosto rara nel clero del suo tempo. Questo primo ciclo di conversazioni su di lui vuole offrire un primo globale sondaggio sul suo pensiero teologico- spirituale. Seguirà un altro ciclo di incontri, più mirati ad un approfondimento diretto della sua figura spirituale e dei singoli testi teologici in cui versa, in maniera riflessa, ciò che la sua personale esperienza dello Spirito gli ha suggerito, per sé e per la Chiesa.

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