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Il ruolo del pregare nell’argomentazione anselmiana

VIDEOCONVEGNO: “Metaphysics and Anti-Metaphysics” (Relazione del Prof. Marco Damonte)

Il ruolo che la preghiera iniziale del Proslogion ha avuto per la comprensione dell’unum argumentum anselmiano è un tema rilevante che ha percorso l’intero Novecento a partire dalla posizione di Barth, secondo cui l’opera di Anselmo deve essere letta come testo teologico e non filosofico. Il dibattito successivo, pur riconoscendo le lacune dell’indicazione barthiana, ha continuato a considerare il rapporto tra preghiera e unum argumentum sulla scorta del rapporto tra fede e ragione. L’intervento, alla luce dei contributi provenienti dalla filosofia angloamericana e dalla filosofia della relazione, mostra come l’intreccio tra preghiera e argomentazione sia più profondo e riguardi il modo stesso di fare filosofia. Un’interpretazione corretta del Proslogion deve dunque valorizzare adeguatamente i passi in cui Anselmo si rivolge a Dio, tanto che tematizzare il nesso tra atto orante e impegno argomentativo deve diventare il criterio storiografico per distinguere l’unum argumentum anselmiano dagli argomenti “ontologici” in senso lato.

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