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Simposi

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La riabilitazione della metafisica nell’ontologia analitica più recente

Relazione del Prof. Paolo Valore - XXII Corso dei Simposi Rosminiani: Antonio Rosmini e le ontologie contemporanee - Stresa 23-26 agosto 2022

Mostrare come il tentativo riduzionista di eliminare la metafisica sia fallito. Si tratta di un esito particolarmente intrigante, se si pensa che la premessa da cui è scaturito è stata l’eliminazione della metafisica e la trasformazione dell’ontologia in una teoria formale della categorizzazione delle entità, senza più alcuna considerazione metafisica. Per realizzare questo lavoro di categorizzazione occorre selezionare le proprietà significative che possano guidare al corretto rinvenimento dei giusti generi di cose per costruire un inventario categoriale del mondo. Di fronte alle alternative e alle scelte che queste impongono, è necessario farsi carico della responsabilità nel momento della…

Il Tomismo wittgensteiniano tra prospettive storiche e suggestioni teoretiche

Relazione del Prof. Marco Damonte - XXII Corso dei Simposi Rosminiani: Antonio Rosmini e le ontologie contemporanee - Stresa 23-26 agosto 2022

L’espressione tomismo wittgensteiniano è stata coniata da Roger Pouivet alla fine degli anni Novanta del secolo scorso. Il filosofo francese la utilizza per definire quella che ritiene una corrente filosofica originale. Sorgono alcune domande essenziali: il tomismo wittgensteiniano è capace di fornire un’interpretazione originale di Wittgenstein? È in grado di offrire una chiave di lettura originale di Tommaso? Quali criteri storiografici utilizza? In che modo può contribuire al progresso della filosofia? Dalle risposte risulta che l’espressione tomismo wittgensteiniano non è dunque una mera etichetta di comodo, ma il modo più opportuno per indicare una prospettiva sia storiografica, sia…

Il soggetto e l’assoluto. Il confronto metafisico di Rosmini con l’idealismo tedesco

Relazione del Prof. Markus Krienke - XXII Corso dei Simposi Rosminiani: Antonio Rosmini e le ontologie contemporanee - Stresa 23-26 agosto 2022

Una sfida complessa che va al nocciolo delle questioni fondamentali quella tra Rosmini e l’idealismo tedesco. Come fare un discorso razionale sull’assoluto? Come porre il rapporto io-assoluto? Come fondare il rapporto finito-infinito? Come affrontare la questione dell’essere? Come considerare epistemologicamente la rivelazione e cosa significa per il sapere metafisco stesso? Rosmini pone una metafisica in chiave ontologica attraverso cui le tre forme dell’essere sono il modo per pensare l’assoluto e la molteplicità della realtà.Relazione della Prof. Markus Krienke - XXII Corso dei Simposi Rosminiani: Antonio Rosmini e le ontologie contemporanee - Stresa 23-26 agosto 2022Relazione della Prof.…

Ontologia si dice in molti modi: Husserl, Stein e Rosmini a confronto

Relazione della Prof.ssa Angela Ales Bello - XXII Corso dei Simposi Rosminiani: Antonio Rosmini e le ontologie contemporanee - Stresa 23-26 agosto 2022

Il tema dell’ontologia nel mondo contemporaneo è un tema assolutamente presente. La ricerca di Rosmini e dei fenomenologi tedeschi prende avvio dall'essere umano e dell’essere umano s’intende cogliere la struttura essenziale. Sia Rosmini, sia Husserl, sotto la cui guida Edith Stein si è formata, sostengono che per conoscere l’essere umano lo strumento efficace è una “scienza rigorosa”. Il loro linguaggio risulta diverso, ma i risultati delle argomentazioni rivelano sorprendenti affinità.Relazione della Prof.ssa Angela Ales Bello - XXII Corso dei Simposi Rosminiani: Antonio Rosmini e le ontologie contemporanee - Stresa 23-26 agosto 2022Relazione della Prof.ssa Angela Ales Bello - XXII Corso…

Dio come Essere, Dio senza Essere, Dio oltre l’Essere. L’urgenza teologica di “de-nominare” Dio

Relazione del Prof. Giuseppe Lorizio - XXII Corso dei Simposi Rosminiani: Antonio Rosmini e le ontologie contemporanee - Stresa 23-26 agosto 2022

È proprio il riferimento cristologico e trinitario a consentire il superamento della formula catechistica in cui Dio si identifica con «l’Essere perfettissimo, creatore e signore del cielo e della terra», determinando l’urgenza di rinominare l’Eterno, non solo alla luce dell’atto di essere, ma soprattutto in quella dell’actus amandi. Non si tratta infatti di “pensare Dio senza essere”, secondo la formula di Jean-Luc Marion, ma di adorarlo oltre l’essere, attingendo e sperimentando la sua stessa essenza, che è l’amore agapico. L’urgenza di denominare Dio assume a questo punto la forma di un rinominarLo, che alla luce dell’atto di essere, si può esprimere nel nesso fra ontologia e teologia…

La struttura dell’ontologia neoclassica in Gustavo Bontadini e la sua “retractatio” in Emanuele Severino

Relazione del Prof. Leonardo Messinese - XXII Corso dei Simposi Rosminiani: Antonio Rosmini e le ontologie contemporanee - Stresa 23-26 agosto 2022

Quella di Bontadini è una vera e propria ricostruzione metafisica. Essa si sviluppa in due articolazioni corrispondenti a due fasi tra loro distinte del suo pensiero, che contengono al loro interno alcune differenze, non però opposte tra loro. Queste due fasi sono segnate, anzitutto, dal confronto effettuato con il pensiero moderno e con alcune correnti della filosofia della prima metà del novecento e, successivamente, dal confronto con l’allievo Emanuele Severino, il quale, inizialmente, fece propria la causa filosofica del maestro. In un secondo momento, Severino assunse una posizione critica rispetto alla metafisica neoclassica e all’ontologia implicitamente nichilista che, a suo avviso,…

Rosmini: nel mistero della Trinità il fondamento e il fastigio dell’ontologia

Relazione di Padre Umberto Muratore letta da Padre Gianni Picenardi - XXII Corso dei Simposi Rosminiani: Antonio Rosmini e le ontologie contemporanee - Stresa 23-26 agosto 2022

L’ontologia rosminiana per molti decenni, a fronte di un piccolo gruppo di pensatori valorosi che la condividevano, ha conosciuto resistenze sia dal campo laicista, sia da quello religioso. I credenti gli ricucivano il vestito di ontologista e panteista, i laicisti quello di scolastico. Solo in questi ultimi anni gli viene riconosciuta la sua vera carta di identità, che è quella di pensatore vasto e profondo, degno di stare alla pari coi più grandi. Relazione di Padre Umberto Muratore letta da Padre Gianni Picenardi - XXII Corso dei Simposi Rosminiani: Antonio Rosmini e le ontologie contemporanee - Stresa 23-26 agosto 2022Rosmini: nel mistero della Trinità il fondamento e il…

Dalla “conscientia” al “Super-io”. La coscienza morale tra teologia, morale e psicologia

Legge, coscienza e libertà - XX Corso dei Simposi Rosminiani 2019 - Prof. Pierluigi Valenza

Due sono i termini della questione in riferimento al moderno: la “conscentia” come concetto che ha una storia molto lunga e una certa continuità rispetto all’uso attuale e “Super-io” come modo per affacciarsi alla problematizzazione e alla messa in discussione del soggetto cosciente. In questa linea si cerca la corrispondenza tra la coscienza morale e ciò che sappiamo di noi.

La proposta morale alfonsiana. La circolarità tra coscienza e legge

Legge, coscienza e libertà - XX Corso dei Simposi Rosminiani 2019 - Prof. Alfonso Amarante.

A motivo della loro distanza temporale non si sono mai conosciti di persona, ma Rosmini ha potuto avere in mano gli scritti di S. Alfonso Maria de’ Liguori apprezzando quelli sulla spiritualità, molto meno quelli sulla morale. Le loro prospettive, infatti, sono assai diverse, ma questo permette di approfondire la visione di Verità tra questi due grandi pensatori.

Legge, coscienza e libertà in San Paolo

Legge, coscienza e libertà - XX Corso dei Simposi Rosminiani 2019 - Prof. Giuseppe Pulcinelli

La Torah è il punto di riferimento per San Paolo. A partire dalla prospettiva ebraica sorgono grandi domande che egli conosce molto bene sia per il coinvolgimento personale che per le obiezioni che si sente rivolgere: qual è il ruolo della legge nell’economia salvifica inaugurata da Cristo? In che senso la storia della salvezza contenuta nella scrittura raggiunge il culmine in Cristo? Per rispondere a tali domande, San Paolo deve mettere in campo tutta la sua sapienza, l’esegesi ebraica, la retorica greca e la sua esperienza di vita credente.