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Altra metafisica e persona

Una critica rosminiana al personalismo della De Monticelli: una proposta alternativa (Videocorso tenuto da Don Fernando Bellelli)

Alla riflessione della De Monticelli e al “Modello Ecceità”, la Teosofia di Rosmini propone il ripensamento del concetto di personalità alla luce del concetto teosofico di persona-soggetto. Il fraintendimento di fondo, infatti, risulta essere la sovrapposizione operata dalla De Monticelli, del concetto di persona e di soggetto, che in Rosmini sono distinti e funzionali a chiarificazioni decisive. Il videocorso si struttura in un percorso di confronto e in una proposta alternativa.

Il percorso persegue quattro finalità:
– far riflettere la teologia su se stessa, per un confronto con la Teosofia e per rinnovare se stessa e stimolare la filosofia stessa a ripensarsi;
– mostrare come la Teosofia sia un’imprescindibile esemplificazione del ripensamento della filosofia condotto in seno alla teologia, che costituisce uno stimolo alla teologia per il suo stesso ripensamento;
– approfondire ed incrementare il confronto-dialogo tra la filosofia elaborata al di fuori del contesto teologico e la teologia, segnatamente quella che si riferisce anche alla Teosofia;
– contribuire, in questo dialogo-confronto, al ripensamento della filosofia elaborata al di fuori del contesto teologico, al fine che tale ripensamento filosofico stimoli ulteriormente la riflessione filosofico-teologica.
Il confronto con la filosofia contemporanea si cimenta con la proposta della Roberta De Monticelli, l’analisi del pensiero della quale si concentra sulle opere “La novità di ognuno” e “L’ordine del cuore”, che intendono contribuire alla riflessione sulla persona e la sua identità.
L’illustrazione e l’esemplificazione dei possibili approcci della filosofia elaborata in seno alla teologia, anche in vista del dialogo-confronto con la filosofia contemporanea, si attesta su tre impostazioni:
– l’impostazione neo-tomista;
– l’impostazione fenomenologica;
– l’impostazione trascendentale.
Dal punto di vista teologico l’approccio di teologia fondamentale di Pierangelo Sequeri costituisce un sicuro punto di riferimento, che include l’elaborazione del primato della Sacra Scrittura nel sapere della fede.

La proposta mette in luce che la Teosofia si presenta come un’opera, sul tema della persona, che è realmente in grado d’involvere la persona e la natura umana nella natura divina e nelle persone divine. Quest’involvere ha almeno due imprescindibili acquisizioni teoretiche:
– presentare in prospettiva di continuità la relazione Dio-uomo nel Verbo-Gesù;
– salvaguardare la partecipazione come criterio di distinzione tra le persone divine e la persona umana, proponendo una metafisica-analogia della persona incentrata sull’atto e sull’atto in quanto libertà.
Tutto ciò avviene rileggendo la riflessione antropologica del Roveretano a partire dalla Teosofia: in quest’ottica prende corpo il confronto e la distinzione tra soggetto e persona, al punto che si può dire che nella De Monticelli il concetto che è assegnato al termine persona è corrispondente al concetto che Rosmini assegna al termine soggetto. Ciò che viene in questa sede proposto, inoltre, è un’ulteriore lettura della Teosofia alla luce della “Storia dell’amore”, che costituisce un’operazione della quarta fase, con la quale s’intende mettere in evidenza la portata biblica della riflessione teologico-filosofica di Rosmini, in un’ottica tipologica predisposta al confronto con il metodo esegetico. I guadagni di tale operazione sono esemplificabili anche in termini politici, là dove l’eros-agape biblico-teologico è ripensabile come criterio dirimente il dibattito sul rapporto tra natura e persona.
Alla riflessione della De Monticelli e al Modello Ecceità la Teosofia di Rosmini propone il ripensamento del concetto di personalità alla luce del concetto teosofico di persona, rispondendo in tal modo anche al quadro di pensiero che fa riferimento all’elaborazione successiva alla critica dell’onto-teologia, e ai teoremi della secolarizzazione e dell’immanenza e alla declinazione del principio di non contraddizione nei più o meno presunti termini etici del principio d’immunità (la cui valenza ci sembra qui validamente posta in discussione).

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