La relazione a due voci si colloca all’interno di un ciclo di incontri tenutisi presso la Sala conferenze della Biblioteca Provinciale dei Cappuccini a Reggio Emilia. Realizzati in collaborazione con AIMC, UCIIM, Associazione Amici del Canossa, Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di UNIMORE (Università di Modena e Reggio Emilia), i tre interventi hanno per titolo: “Profezia e attualità di Antonio Rosmini”, e quello qui presentato è il terzo ed ultimo. Nelle due precedenti conferenze Fulvio de Giorgi ha trattato di Antonio Rosmini e della riforma della Chiesa; Gian Pietro Soliani e Paolo Pagani hanno trattato di Antonio Rosmini filosofo; qui viene trattato il ritorno di Antonio Rosmini nella cultura del Novecento, anche nella realtà emiliano-romagnola, tra politica ed ecclesiologia (anche con riferimento a Giuseppe Dossetti). Giorgio Campanini con la profondità e la competenza che lo contraddistinguono, insieme alla notevole esperienza acquisita, tratteggia, quasi come un parziale testamento culturale, i vari elementi del sapere novecentesco dai quali si è fatto ricorso al contributo di Rosmini, valorizzandolo e comprendendolo come anticipatore e risolutore delle cruciali questioni successive al tempo del Roveretano; Don Fernando Bellelli, unendo rigore teoretico ad un’attenta analisi storico-critico-culturale, fa interagire questi due registri di ricerca focalizzandosi sulla realtà emiliano-romagnola e sulla figura di Giuseppe Dossetti, dalle quali focalizzazioni ricava, come in un ordito, la tessitura paziente di un percorso, apparentemente nascosto ed interroto, in realtà (nonostante e attraverso le difficoltà) coerente, continuo ed aperto, i cui sviluppi storici, ecclesiali, politici e teologico-filosofici, qui indicati per sommi capi, attendono di essere ripresi a tutto campo, nell’ottica complessiva dell’opus rosminiano.