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Quali valori per il futuro della società? Il nuovo ruolo dei Cristiani nel dibattito pubblico

Convegno di Studio - Facoltà di Teologia di Lugano - 6 dicembre 2011

L’affermazione che “le società europee del XXI secolo non potranno prescindere dai valori centrali del cristianesimo” ha oggi un largo consenso. Questa dichiarazione trovò espressione nel dibattito tra Jürgen Habermas e Joseph Ratzinger nel 2004 a Monaco di Baviera che rappresentarono rispettivamente le voci laica e cattolica. Persiste, tuttavia, il dubbio sul nuovo ruolo che i cristiani dovranno articolare: si ridurrà a una sorta di “fornitore di valori” imprescindibili per lo Stato liberale secolare o si articolerà come una significativa presenza di comunità religiosamente più vivaci? Nel dibattito con Habermas, l’allora cardinale Ratzinger delineò la seconda opzione dalla quale scaturiva poi la nuova visione della “società civile” di Benedetto XVI. Per avere futuro, essa deve riscoprire e fortificare la sua vera dimensione umana, ossia definire il significato del vivere eticamente la “dignità umana”. Tale dimensione è stata fondamentalmente elaborata dal Concilio Vaticano II, di cui si ricordano nel 2012 il 50° dell’apertura, delineando così i parametri fondamentali su come intendere la laicità come valore cristiano oggi.

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