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La teosofia come ontologia trinitaria

I presupposti teoretici - Parte generale (Videocorso tenuto dal Prof. Markus Krienke)

La Teosofia di Rosmini costituisce – rispetto ai paradigmi classici di “metafisica” – un novum che può essere definito più esattamente con il termine “ontologia trinitaria”. Questo videocorso tratta delle domande fondamentali quali sono i presupposti teoretici di una “ontologia trinitaria” e in che cosa l’“ontologia trinitaria” si differenzia dagli altri paradigmi di metafisica, inoltre si affronta il rapporto tra “ragione” e “rivelazione” alla base di questa “altra metafisica”, e si delineano i suoi elementi teoretici fondamentali.

Questa parte generale introduce nelle questioni principali dell’ontologia trinitaria: chiede innanzitutto quali sono i proposti sistematici per un’ontologia trinitaria e perché la Teosofia di Rosmini può essere considerata la prima realizzazione della stessa. Quale importanza ha il confronto di Rosmini con Kant ed Hegel per la sua elaborazione metafisica e in che cosa questa “altra metafisica” costituisce un’alternativa moderna alla Scienza della logica di Hegel? L’attenzione centrale, per rispondere a queste domande, è senz’altro rivolta all’interpretazione della struttura centrale ossia dell’essere triadico e trinitario nel sintesismo dell’essere iniziale, reale e morale. Rosmini stesso struttura quest’opera, dopo l’esposizione iniziale della struttura ontologica dell’essere, nelle due parti dell’essere uno e dell’essere trino. Nella prima di queste due parti, Rosmini si confronta innanzitutto con i paradigmi metafisici da Platone fino a Hegel, ed elabora come elementi particolari della sua metafisica i termini dialettici dell’essere iniziale e virtuale che completano la struttura ontologico-fondamentale di questa metafisica. Come differenza principale alla Scienza della logica di Hegel si evidenzia senz’altro la funzione particolare della forma morale che non soltanto permette a Rosmini di rivolgere contro il monismo hegeliano la sua distinzione categorica tra essere ideale e reale, ma che apre anche prospettive metafisiche ed etiche alternative allo scacco posthegeliano del pensiero metafisico razionalistico.

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