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Ontologia come personologia nel pensiero di Rosmini

Una prospettiva fenomenologica (Videocorso tenuto dal Dr. Cristian Vecchiet)

Obiettivo di questo videocorso è offrire alcuni spunti per una rilettura dell’ontologia di Rosmini mediante la chiave interpretativa fenomenologico-realista. Il Roveretano può essere considerato un protofenomenologo e l’ontologia che egli propone può essere riguadagnata mediante un metodo nato dalle esigenze più profonde della modernità. La filosofia dell’essere che ne deriva incontra e rifonda le istanze più proficue del pensiero tardo-moderno, inserendole all’interno di una visione personalista dell’essere.

Il videocorso vuole rilanciare in estrema sintesi alcuni assi del volume “Dall’essere alla persona. Contributo ad un’interpretazione fenomenologico-realista dell’ontologia personalista di Antonio Rosmini”, secondo numero monografico 2011 di Divus Thomas.
Rosmini può essere considerato un protofenomenologo e la sua filosofia può essere riguadagnata mediante il metodo fenomenologico-realista della linea E. Husserl – D. von Hildebrand – J. Seifert. Rosmini, partendo dai dati primi della coscienza, costruisce una filosofia intesa come scienza rigorosa. Ne deriva una filosofia che, pur partendo dal soggetto, dimostra la possibilità di conoscenza oggettiva delle essenze. La filosofia dell’essere appare dunque una noumenologia ed una ousiologia.
L’apertura all’essere, costitutiva del soggetto umano, emerge da uno sguardo sulla donazione dell’essere nella sua interezza. L’essere si offre ab origine al soggetto umano, costituendolo, nell’unità delle tre forme, oggettività, soggettività e moralità. L’apertura all’essere è apertura alle forme originarie nella loro unità essenziale. L’essere, a cui apre lo sguardo fenomenologico, è definibile mediante il sintesismo ontologico. L’apertura all’essere rappresenta l’apertura all’Ente, vero fondamento analogico di tutto ciò che è.
Il sintesismo ontologico disegna la struttura originaria dell’essere come essere personale. Ne deriva che l’essere sia inevitabilmente unità delle tre forme e che filosofia del Roveretano si presenti come inequivocabile personologia ed autentica agathologia.

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