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Persona e diritto nel pensiero di Rosmini

Videolezione a cura del Prof. Mario Cioffi

Diritto e persona rappresentano un tema tanto fondamentale quanto attuale, un’attualità percorsa dalla pressante esigenza di fondare diritto e giustizia su basi oggettive atte a sostenere ogni società, da quella familiare a quella civile e politica. Il tempo presente, in cui mancano riferimenti certi e condivisi, esige chiarezza e coerenza in ordine a tali problemi. La sostanza del basilare principio rosminiano, mai riducibile a mera formula, della persona come il “diritto sussistente” e quindi inviolabile, aiuta a riconosce nella persona il principio di ogni altro diritto e l’intangibilità della vita umana in ogni sua forma.

Il concetto rosminiano di persona rappresenta l’esito più rilevante della lunga storia filosofica e della vicenda semantica del termine. Collocata da Rosmini alla massima altezza, la persona è “un individuo sostanziale intelligente, in quanto contiene un principio attivo, supremo e incomunicabile”. Essa è una relazione sostanziale nonché una relazione sussistente, il che involge, sintesisticamente, una connessione essenziale tra il principio personale come volontà e il lume della ragione. La persona umana, dotata di libertà e volontà, è il solo ente finito al quale è comunicato l’essere ideale, il lume della mente che lo costituisce intelligente: la persona è reale, intuisce l’ideale e tende incessantemente alla pienezza morale. Essa “è la potenza di affermare tutto l’essere”.
Quanto al diritto, anch’esso collocato alla massima altezza, Rosmini lo definisce non con formule astratte, ma in relazione alla persona umana. Il principio supremo della persona, la volontà che è adesione all’essere ideale, è la stessa attività del diritto: l’entità che ha il diritto è necessariamente ciò che è il diritto: “la persona dell’uomo è il diritto umano sussistente: quindi anco l’essenza del diritto”. Anche se appartiene alla sfera dell’eudemonologia, il diritto non è mai una mera facoltà eudemonologica, giacché questa non potrebbe mai definirsi un diritto se non venisse protetta e difesa dalla legge morale che proibisce a chicchessia di intaccarla. Non può esistere diritto senza morale: solo “ristabilita la morale, fermatane immobilmente la base, è con questo stesso salvato anche il diritto, e la doppia eccellenza delle azioni umane, cioè l’etica e la giuridica”. Rosmini restituisce al diritto, individuale e sociale, la dignità di scienza fondata sulla giustizia.

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